Una nuova partnership arricchisce la grande famiglia di In Cibum. Si tratta di Polin, un’azienda con oltre 90 anni di storia, nata con la produzione di forni, poi divenuta la più grande realtà industriale italiana nella realizzazione di forni e di macchine per il pane, per pasticceria, per pizza e per biscotti.
Tecnologia e innovazione: è la base del vostro lavoro…
L’innovazione è sempre stata la nostra linea guida. Realizziamo anche grandi impianti per l’industria dolciaria, del pane e della pizza, dove è necessaria una tecnologia molto spinta, funzionale e performante. Gli sviluppi che introduciamo in questo settore d’avanguardia tecnologica, spesso diventano idee e innovazioni che portiamo anche sui prodotti per il laboratorio artigianale.
Quali sono stati i momenti di svolta per la vostra azienda?
Da un punto di vista storico più che momenti di svolta ci sono stati dei momenti di impulso alla crescita seguendo il progetto di creazione di un Gruppo, iniziato negli anni Novanta. Oggi il Gruppo Polin è una realtà formata da diverse aziende, fortemente specializzate e in perfetta coordinazione produttiva: Polin, Ostali, Mixer, Ram. Il Gruppo comprende al proprio interno tutte le fasi necessarie alla progettazione e alla realizzazione dei propri prodotti, organizzando e sincronizzando il lavoro e le competenze di ciascuna azienda.
Momenti importanti negli ultimi anni sono stati la realizzazione del primo forno Rotativo a Pellet comparso sul mercato, e la creazione di un sistema Industria 4.0 chiavi in mano per laboratori odi ogni dimensione.
In un momento storico così veloce dev’essere difficile restare sempre al passo!
Bisogna essere sempre “sul pezzo” e questo per noi vuol dire essere in strettissimo contatto con i nostri clienti, comprendere la loro realtà, piccola, media o grande che sia e portare soluzioni per ogni aspetto del lavoro in un laboratorio.
In questo abbiamo un grosso vantaggio perché non ragioniamo solo sul forno, ma guardiamo all’intero laboratorio, dal punto di vista tecnologico, dell’organizzazione del lavoro, della ricerca del risparmio. Essere pronti all’evoluzione vuol dire essere sempre in ascolto e attenti.
Qual è il segreto del successo nel complesso mondo del food?
Portare soluzioni su differenti aspetti di una laboratorio, ed essere attenti ai cambiamenti legati al prodotto finale oltre che al lavoro stesso dell’artigiano.
Prendiamo un fornaio ad esempio: com’è cambiato il panificio negli ultimi anni? I negozi diventano sempre più ibridi, un panificio oggi non propone solo pane, ma anche pasticceria e soprattutto pizza e prodotti speciali.
Serve attenzione a queste dinamiche per poter fornire macchine adeguate ai tempi.
C’è un prodotto, più di altri, per cui siete riconosciuti? E perché?
Dal punto di vista tecnologico i nostri forni più riconosciuti per valore tecnologico, sia che si tratti di forni rotativi che di forni a piani id ogni tipologia.
A volere indicare un prodotto, possiamo dire che la creazione di un’intera linea di forni a pellet ha portato grossi risultati e attirando molta attenzione, e portando grande valore aggiunto al nostro brand.
E poi industria 4.0: siamo stati i primi a creare un sistema completo, conforme e addirittura garantito da perizia giurata.
Nuovi progetti in cantiere?
Il nuovo progetto che abbiamo lanciato alle ultime edizioni del Sigep, e su cui ora stiamo spingendo, è Maestro: il laboratorio a lievitazione naturale.
Un format di laboratorio tarato sulle esigenze produttive del cliente, che lavora con la lievitazione naturale e quindi con una filosofia ben precisa di produzione. Ciò permette da un lato di recuperare ricette e sapori di un tempo, e dall’altro di sperimentare e ricercare nel mondo gourmet del pane, del pandolce e della pizza.
Cosa chiede il mercato della ristorazione oggi?
Per la nostra esperienza chiede soluzioni che permettano di far guadagnare producendo in varietà, con genuinità e lasciando spazio alla creatività.