Ancora un prestigioso riconoscimento per lo chef tristellato Niko Romito che si aggiudica il “Cook of the Year Award” (il titolo di “chef dell’anno”), assegnatogli dagli organizzatori del Madrid Fusión, congresso internazionale di cucina, giunto ormai alla diciottesima edizione, che si svolgerà dal 13 al 15 gennaio.
Raggiungere l’eccellenza attraverso la semplicità
Di riconoscimenti, nel corso della sua carriera, Niko Romito ne ha ricevuti tanti, ma questo gli sta particolarmente a cuore perché vede premiata quella semplicità a lui tanto cara; infatti, è proprio questo il tema della kermesse 2020: la semplicità. Dunque, non poteva essere che lui, “re dell’essenziale”, il destinatario dell’ambito premio.
Una ricerca quasi ossessiva, portata avanti da ormai 20 anni, per arrivare al nocciolo; un lavoro maniacale, una sorta di percorso fenomenologico per tornare all’autenticità dei prodotti e dei piatti. Tutto ha inizio a Castel di Sangro nel suo Ristorante “Reale” dove domina il bianco e le linee sono essenziali, quasi a voler rappresentare una tela ancora da dipingere.
Conosciamo meglio Niko Romito
Classe 1974, chef e imprenditore, Niko Romito è tra le personalità più influenti del panorama gastronomico nazionale e interazionale. Ha ideato e realizzato diversi format ristorativi che spaziano dal casual dining alla produzione di pane, dalla ristorazione collettiva al fine dining.
L’approccio di Romito è poliedrico e multiforme, ma resta legato ai concetti chiave della sua cucina: ricerca, qualità, leggerezza, gusto. Tre stelle Michelin dal 2014, ha conquistato 1 macaron anche in Cina con Il Ristorante Niko Romito al “Bvlgari Hotel” di Shanghai. In cima alle principali guide nazionali, nel 2017 è entrato per la prima volta nella classifica The World’s 50 best restaurants.
Tra gli altri prestigiosi riconoscimenti figurano i 5 Cappelli Guida de L’Espresso dal 2018; 3 forchette e 96/100 punti Guida Gambero Rosso 2018 e 2019; miglior punteggio italiano (guide Michelin, L’Espresso e Gambero Rosso); Piatto dell’Anno 2017 (Guida de L’Espresso).
Il titolo di chef dell’anno, appena conquistato, rappresenta senza dubbio il miglior modo per inaugurare il nuovo anno e per festeggiare i primi 20 anni di una folgorante e strepitosa carriera.