Preparare la pasta fresca fatta in casa è un’arte che racchiude manualità, esperienza e amore per la cucina italiana.
La scelta della farina per pasta fresca è il primo passo per ottenere un impasto perfetto: elastico, consistente e facile da lavorare.
Ma quali sono le migliori farine per pasta fatta in casa e come scegliere quella giusta?
Scopriamo insieme differenze, caratteristiche e consigli pratici per scegliere la farina ideale per ogni tipo di pasta, dalle tagliatelle ai ravioli, fino ai formati rustici come orecchiette e scialatielli.
Le basi: grano tenero e grano duro
Quando si parla di farine per pasta fresca, la distinzione principale è tra grano tenero (Triticum aestivum) e grano duro (Triticum durum).
Questi due tipi di grano determinano risultati completamente diversi nella preparazione dell’impasto.
La farina di grano tenero, in particolare la farina 00, ha un contenuto proteico medio-basso (9–10%) e una grana finissima.
È ideale per la pasta all’uovo, perché consente di ottenere una sfoglia liscia, elastica e sottile, perfetta per tagliatelle, fettuccine, lasagne o tortellini.
La farina di tipo 0, leggermente meno raffinata, contiene più glutine e dona una maggiore struttura all’impasto.
È adatta per chi desidera una pasta più corposa e tenace, ma comunque facile da lavorare.
La semola di grano duro rimacinata, invece, ha un contenuto proteico più elevato (12–14%) e una consistenza granulosa.
Questa caratteristica le conferisce una maglia glutinica più elastica, garantendo tenuta in cottura e superficie ruvida: perfetta per formati che devono trattenere bene il sugo.
In sintesi:
- Farina 00 → impasto morbido, ideale per pasta all’uovo.
- Farina 0 → equilibrio tra elasticità e consistenza.
- Semola rimacinata → impasto corposo, adatto a formati rustici e senza uova.
Variazioni regionali e formati
L’Italia è un mosaico di tradizioni culinarie, e anche la scelta della farina per la pasta fresca varia da regione a regione.
Nel Nord Italia, dove prevale la pasta all’uovo, si utilizza soprattutto la farina 00. È la base della sfoglia emiliana, perfetta per tagliatelle, tortellini, ravioli e lasagne.
Nel Sud Italia, invece, la protagonista è la semola di grano duro rimacinata, utilizzata per formati più rustici come orecchiette, scialatielli, cavatelli e trofie.
La consistenza più granulosa e la porosità della semola permettono di trattenere meglio condimenti ricchi come il sugo di pomodoro o il ragù.
Molti cuochi scelgono un mix di farine, unendo 70% semola e 30% farina 0 o 00, per ottenere un impasto equilibrato tra elasticità e forza.
Farine alternative
Negli ultimi anni sono sempre più apprezzate anche le farine alternative per pasta fresca fatta in casa, che uniscono gusto, benessere e originalità.
Sono perfette per chi desidera una pasta più nutriente o per chi cerca varianti con farine non raffinate.
Farina integrale: contiene crusca e germe del grano, è ricca di fibre e minerali. Dona alla pasta un colore più scuro e un sapore rustico. Da mescolare con farina 00 per migliorare la lavorabilità.
Farina di farro: leggera, digeribile e con un gusto dolce e aromatico. Ideale per chi vuole una pasta delicata ma ricca di proteine.
Farina di legumi (ceci, piselli, lenticchie): naturalmente priva di glutine, è ottima in miscela con farina 00 o semola. Aumenta l’apporto proteico e riduce i carboidrati.
Farina di canapa: dal gusto deciso e tostato, è fonte di omega 3 e 6. Perfetta in piccole percentuali (10–20%) per impasti innovativi.
Consiglio pratico: mescola sempre le farine alternative con farine di grano tenero o duro per migliorare la coesione dell’impasto e facilitare la stesura.
Come scegliere la farina giusta
Capire quale farina scegliere per la pasta fresca significa conoscere alcune caratteristiche tecniche fondamentali, come il valore di forza (W).
La forza della farina indica la capacità di trattenere liquidi e di sviluppare glutine:
- W 150–180: farine deboli, adatte a paste morbide o con poco glutine.
- W 180–230: farine medie, perfette per la pasta fresca all’uovo.
- W 230–300: farine forti, più elastiche e indicate per impasti con lunga lavorazione o aggiunta di semola.
Una buona farina per pasta deve avere circa 10–12 g di proteine per 100 g di prodotto: in questo modo l’impasto risulterà resistente, elastico e stabile in cottura.
Quando si sceglie la farina, tieni conto anche del tipo di ricetta:
- Con uova: farina 00 o mix 00 + semola.
- Solo con acqua: semola rimacinata.
- Pasta ripiena (ravioli): farina 00 con una piccola parte di semola per maggiore tenuta.
- Pasta integrale o speciale: farina integrale mescolata a 00 per una lavorabilità ottimale.
FAQ
1. Quanto tempo deve riposare l’impasto della pasta fresca?
Almeno 30 minuti a temperatura ambiente, coperto da pellicola, per permettere al glutine di rilassarsi e rendere la pasta più elastica e facile da stendere.
2. Come conservare la pasta fresca fatta in casa?
Può essere conservata in frigorifero per 1–2 giorni, oppure congelata su un vassoio infarinato e poi riposta in sacchetti alimentari.


