Aprire un catering può rivelarsi un business vincente, le capacità richieste non sono tante e non occorrono titoli di studio specifici. È pur vero, però, che una conoscenza del mondo gastronomico e commerciale può determinare il successo o meno dell’attività. Inoltre, le capacità gestionali ed organizzative sono la base per poter aprire un catering e portare a termine il proprio lavoro senza inciampare in errori di cattiva gestione.
Aprire un’agenzia di catering
Aprire un catering significa, infatti, avviare un’attività imprenditoriale. Nello specifico, un’agenzia che si occupa di organizzazione di eventi.
L’agenzia di catering quindi, è responsabile dell’organizzazione di cerimonie, cene aziendali, cene a domicilio con la possibilità di avere, anche se solo per una sera, il proprio cuoco a domicilio. Il servizio di catering avrà il compito di occuparsi di tutto l’evento, sia nei preparativi iniziali, sia durante che alla fine, occupandosi persino di smaltire la spazzatura. L’agenzia di catering realizza l’evento nella location preferita dal cliente il quale affida tutta l’organizzazione ad uno staff che realizzerà non solo la parte gastronomica, ma fornirà un servizio pari, e a tratti anche superiore, a quello di un ristorante.
La normativa catering vigente
Per poter avere la licenza catering bisogna rispettare alcuni processi burocratici e norme sanitarie. Le normative possono cambiare da comune a comune e bisogna quindi rivolgersi all’ASP di riferimento e richiedere le autorizzazioni necessarie. La gran parte delle normative sono le stesse richieste per la ristorazione e riguardano in particolar modo il cibo nel suo trattamento e i luoghi di preparazione. Di grande utilità, per chi vuole intraprendere questo mestiere, è la partecipazione a corsi sulla somministrazione degli alimenti.
Se si vuole scegliere, invece, una soluzione di catering che non fornisca il servizio gastronomico e che, quindi, fornisca solo un servizio di sala bisognerà stipulare un accordo di cooperazione con delle strutture ristorative che forniranno gli alimenti all’agenzia di catering. In questo caso più che una vera e propria agenzia di catering avremo un’agenzia che si occupa di consegne a domicilio.
HACCP per il servizio catering
Così come per tutti i servizi di ristorazione, anche per il servizio di catering, vi sono delle direttive da seguire per quanto riguarda igiene e sicurezza degli alimenti. L’HCCP per i catering pone delle regole ben precise sia sulla preparazione dei cibi, sia sul loro trasporto. La pulizia e la manutenzione dei veicoli che si occupano dello spostamento dei prodotti deve essere fatta con cadenza giornaliera.
All’interno dei veicoli non possono essere trasportati prodotti diversi da alimenti. Se si ha la necessità di trasportare qualcosa di diverso da alimenti bisogna separarli. Gli alimenti trasportati devono essere tracciabili e su ogni contenitore devono essere poste etichette così da poter controllare tutti gli alimenti. Chi si occupa del trasporto degli alimenti deve aver conseguito l’attestato del corso HACCP. Una volta ricevute tutte le autorizzazioni il servizio catering potrà iniziare.
Il contratto di catering
Il contratto di catering è un accordo con il quale l’agenzia di catering si impegna a fornire pasti preparati al momento ed eventualmente ad offrire tutti i servizi ad esso connessi. I contratti di catering possono essere diversi a seconda delle esigenze. Può infatti prevedere un servizio di ristorazione tradizionale, la sola preparazione di alimenti ecc. Ciò comporta che il catering non solo si occupi della somministrazione di cibo e bevande ma anche delle pulizie e del riordino della struttura in cui lavora. In base al contratto scelto cambiano anche i prezzi a cui verrà applicata l’iva catering del 10% come in tutte le attività di ristorazione.