Il critico gastronomico è sicuramente una delle figure che, all’interno del panorama culinario, incute più timore.
Il critico gastronomico rientra nella categoria dei giornalisti gastronomici. Ha infatti il compito di assaggiare e giudicare i piatti, il servizio e il ristorante nella sua totalità, per poi scriverne sul suo blog personale o sulla testata per cui lavora.
Un critico gastronomico che si rispetti è, nella maggior parte dei casi, ignoto al ristorante che intende giudicare. Possiede un palato finemente sviluppato ed è temuto soprattutto per il suo senso critico e la sua autorevolezza. È attento, preciso e pronto al giudizio.
Il panorama italiano può vantare critici gastronomici di grandissimo spessore: Enzo e Paolo Vizzari, Antonio Scuteri, Lorenzo Sandano, Luigi Cremona e Lorenza Vitali sono solo alcune delle figure più influenti.
Come diventare critico gastronomico: i requisiti
Diventare critico gastronomico è forse il sogno nel cassetto di molti. Ricevere un salario consistente per degustare i migliori piatti nei migliori ristoranti, criticare (positivamente o negativamente) chef affermati e ristoranti rinomati è, almeno in apparenza, il lavoro dei sogni.
Spesso però si pensa, in maniera totalmente erronea, che per diventare critico culinario basti saper distinguere un piatto ben cucinato da un piatto mal cucinato. Purtroppo, però, non è così! Essere critico gastronomico non è una professione alla portata di tutti.
Per affermarsi come critico culinario di successo bisognerebbe possedere i seguenti requisiti:
- una conoscenza del mondo culinario che, anche se non tecnica, permetta di poter giudicare in maniera oggettiva quelli che sono i prodotti e i metodi di preparazione utilizzati nella realizzazione di un piatto;
- una carriera giornalistica alle spalle, in maniera tale da poter acquisire una buona capacità di sintesi e un metodo di scrittura che sia coinvolgente per i lettori ;
- una credibilità e un’autorevolezza che solo con il tempo e l’esperienza si possono acquisire. Un critico gastronomico deve, infatti, risultare agli occhi del lettore come una persona di cui ci si può fidare. Non bisogna mai dimenticare che l’opinione e il giudizio di un critico gastronomico potrà decretare il successo o il fallimento di un’attività di ristorazione;
- una buona conoscenza della lingua inglese.
Critici culinari per eccellenza: gli Ispettori Michelin!
Gli ispettori Michelin sono i critici culinari per eccellenza. Mangiano da soli, vivono in incognito ed hanno un abbigliamento anonimo. È il critico più autorevole e più temuto che ci sia, ma se hai la sua approvazione ricevere una stella Michelin è cosa certa. Il passaggio da semplice critico culinario a critico Michelin non è cosa da poco. Coloro che vogliono fare il salto di qualità dovranno superare innumerevoli test basati sulla capacità di giudizio e su quanto i loro palati siano fini. Elemento fondamentale è sicuramente la dedizione al lavoro. Chi vuole diventare critico Michelin deve, infatti, essere predisposto ad affrontare un lavoro che lo impegni al 100%.