Come diventare pasticcere professionista: i consigli degli esperti

Racchiudere la felicità e lo stupore in un boccone è la missione dei pasticceri che, come la metafora più famosa del mondo insegna, sono davvero chiamati a porre la ciliegina sulla torta di un pranzo, di una cena o di un momento goloso. Fantasia, creatività e sperimentazione sono le chiavi per ottenere la standing ovation dei commensali o dei consumatori mordi e fuggi. Un dolce è una piccola opera d’arte, capace di mettere il sigillo a un pasto perfetto.

Scuola e corsi per diventare pasticcere

Quale scuola per diventare pasticcere? È possibile diventare pasticcere senza alberghieroQuanto guadagna un pasticcere in Italia? Queste sono alcune delle domande più comuni per chi intende intraprendere la carriera di pasticcere. Se si desidera svolgere il “lavoro più dolce del mondo” è necessario seguire un percorso professionale specifico.

Innanzitutto, è fondamentale avere determinate caratteristiche, prime fra tutte: creatività, pazienza e precisione. La creatività è una dote indispensabile per inventare dolci sempre nuovi e originali; la pazienza consente di sopportare le lunghe e complesse preparazioni, oltre che le richieste dei clienti più esigenti; infine, la precisione e la cura dei dettagli sono requisiti imprescindibili in un mestiere in cui dosi e rifiniture la fanno da padrone.

Se possedete queste qualità, dunque, potete iniziare la vostra formazione sul campo frequentando un corso per diventare pasticcere professionista che vi fornirà basi solide su cui costruire la vostra carriera. Conoscenza delle materie prime, acquisizione delle tecniche e dei processi di lavorazione e, qualora si volesse aprire una pasticceria, nozioni di marketing e normative vigenti, sono competenze indispensabili da possedere. Aver conseguito un diploma alberghiero può rivelarsi senz’altro utile ma non è un requisito fondamentale.

Diventare pasticcere senza alberghiero

Chiunque non abbia avuto la possibilità di frequentare l’Istituto Alberghiero non deve scoraggiarsi. Diventare pasticcere senza alberghiero è possibile! Ciò non vuol dire che si possa diventare pasticcere autodidatta, requisito fondamentale, infatti, è certamente quello di aver frequentato una scuola professionale per pasticcieri.

Come detto, una valida strada è rappresentata dai corsi per diventare pasticcere che, in alcuni casi, prevedono anche l’opportunità di fare uno stage presso strutture qualificate. Importante è saper scegliere tra la vasta offerta di corsi di pasticceria: struttura, docenti e programmi possono fare la differenza.

Diventare pasticcere a 50 anni è possibile? Come in tutte le professioni, la carta d’identità conta e più aumentano gli anni, meno sono le opportunità di trovare lavoro. Tra l’altro bisogna considerare che il lavoro di pasticcere richiede anche una buona resistenza fisica, considerato che bisogna alzarsi presto e per parecchie ore al giorno ci si trova a lavorare in piedi.

IN Pasticceria: corso della scuola In Cibum per aspiranti pasticceri

IN Pasticceria è un percorso formativo esclusivo ed altamente professionalizzante che approfondisce le basi dell’arte dolciaria italiana proiettando giovani aspiranti pasticceri nel futuro, sotto la guida dei migliori professionisti italiani. Il corso prevede oltre 20 sessioni didattiche, che si terranno dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00, per una durata complessiva di 1.200 ore (di cui 560 di laboratorio e 640 di stage).

IN Pasticceria si svolge presso la Scuola di Alta Formazione Gastronomica In Cibum, a Pontecagnano Faiano (SA), Via Leonardo da Vinci 17/A.

Ecco, intanto, la testimonianza di Davide Viscusi, uno dei nostri diplomati in pasticceria.

Cosa fa un pasticcere

Molti sognano di diventare pasticcere ma in quanti ne conoscono le effettive mansioni? Proviamo, dunque, a fare un po’ di chiarezza riassumendo brevemente alcuni dei compiti principali di un pasticcere.

Tra le mansioni di un pasticcere rientrano:

  • organizzazione e gestione delle diverse fasi di lavorazione dei prodotti;
  • ideazione di nuovi prodotti;
  • preparazione dolci da forno, lievitati, sfogliati e dolci al cucchiaio;
  • produzione cioccolateria, confetteria, biscotteria e pasticceria salata;
  • decorazione di torte e desserts;
  • controllo e pulizia dei macchinari e degli strumenti di lavoro;
  • allestimento degli spazi espositivi per la vendita dei dolci;
  • gestione dei rapporti con i fornitori.

Infine, se il pasticcere lavora anche come addetto vendita pasticceria, tra i suoi compiti aggiuntivi rientrano: gestione degli ordini dei clienti, servizio e confezionamento dei prodotti, operazioni di cassa.

Cosa fare dopo il corso da pasticcere

Le possibilità occupazionali sono molteplici: aprire una pasticceria propria, lavorare in un laboratorio artigianale, trovare un impiego presso ristoranti, catene alberghiere e navi da crociera, o anche nelle aziende che producono attrezzature e semilavorati in cerca di personale per le dimostrazioni pratiche.

Ma qual è lo stipendio di un pasticcere? Per quanto concerne la retribuzione, magari inizialmente i compensi non saranno elevatissimi. Col tempo, però, un bravo pasticcere potrà arrivare a guadagnare cifre di tutto rispetto, in relazione al livello raggiunto grazie alla propria esperienza e competenza. In linea di massima un pasticcere può guadagnare dai 12.500 ai 45.000 euro all’anno. Un settore, quello della pasticceria, che sicuramente non conosce crisi.

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