Da In Cibum Extra il decalogo del cambiamento

Oltre 200 i partecipanti giunti da tutta Italia. Circa una trentina tra relatori e chef si sono alternati nelle 20 sessioni formative e nei 6 laboratori dedicati alla cucina, alla pasticceria, alla pizzeria, alla panificazione e al mondo delle startup con In Cibum Lab.

Sold out dunque l’evento di In Cibum, la Scuola di Alta Formazione Gastronomica. Scopriamo di più!

Il decalogo del cambiamento per affrontare la crisi

Da In Cibum Extra il decalogo del cambiamento per affrontare la crisi:

  1. Dimenticare le convinzioni sedimentate;
  2. Ripartire senza paura delle salite verticali;
  3. Riscoprire il valore e la responsabilità del lavoro;
  4. Trovare obiettivi comuni per fare sistema;
  5. Avvicinarsi ai ragazzi;
  6. Pensare alle scuole e al loro linguaggio in funzione dei ragazzi stessi;
  7. Sposare il fascino della tecnologia alla solidità della metodologia;
  8. Riconoscere la grandezza di quello che abbiamo;
  9. Non smettere mai di contaminarci;
  10. Cambiare ma cambiare davvero.

Sono questi i dieci punti frutto della tavola rotonda “CreAttivi – il decalogo del cambiamento” che ha aperto la seconda edizione di In Cibum Extra.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Siamo soddisfatti del risultato raggiunto! – è il commento di Mariagiovanna Sansone, direttore di In Cibum – La partecipazione attiva di tanti professionisti, molti dei quali giovani, è la fotografia di un settore che vuole ricominciare partendo dalle forze in campo. L’ideale decalogo frutto della tavola rotonda va in questa direzione: non è il momento di piangerci addosso ma di fare, attingendo alle competenze dei singoli e alla forza della rete.    

Giuseppe  Melara, presidente e Ad di FMTS Group: il titolo scelto per quest’edizione, “il gioco serio del food”,  fa  da traccia ai lavori in programma oggi ma anche per il prossimo futuro. Il food è un settore nel quale la creatività ha un ruolo importante ma sono altrettanto  fondamentali le regole. Sono i saperi consolidati a fornirci tutti gli strumenti necessari per guardare con competente curiosità al nuovo.

Riccardo Felicetti, CEO Pastificio Felicetti e presidente dei Pastai Italiani, nel suo intervento a proposito degli aumenti delle materie prime e del caro energia ha ribadito che si affrontano con la forza di una filiera che responsabilmente cerca di mitigare il più possibile gli aumenti che a cascata  arrivano sugli scaffali. Stiamo vivendo una situazione difficile che da più di dodici mesi crea incertezza: è difficile fare delle scelte strategiche, essere costretti ad analizzare quasi quotidianamente le situazioni legate al mercato delle materie prime, dell’energia e della concorrenza.

Il settore della pasta oggi in Italia vale un fatturato annuo pari a 5miliardi e mezzo; sono 10mila duecento gli operatori; si esporta più del 50% del fatturato all’estero, 1 piatto su 4 consumati nel mondo è prodotto in Italia e quindi la nostra filiera è trascina all’estero dei prodotti alimentari che compongono il primo piatto all’italiana e diventano quindi i vagoni trainati dalla locomotiva pasta. Ed è per questo che il senso di responsabilità dei pastai è ancora più profondo.

Silvio Moretti, direttore dell’Area Sindacale e Formazione FIPE, ha ufficializzato il progetto della nascente associazione delle scuole di formazione di ristorazione e sala: il progetto ha in sé diversi obiettivi, tra questi c’è il lanciare una sfida alla rivisitazione delle politiche per il lavoro, creare una rete solida e definire un soggetto che possa interloquire con gli enti.

Per chef Cristiano Tomei è tempo di dare più valore alle parole: ci vuole un dizionario della cucina. E poi ha aggiunto: bisogna andare nelle scuole elementari e dire che se il Colosseo è un monumento importante lo è anche la parmigiana di melanzane. Il nostro è un patrimonio culturale ed economico. A proposito di sostenibilità e di tagli alle spese: iniziamo a pensare, per dire, che nelle nostre case i frigoriferi sono l’anticamera della spazzatura. Sostenibilità significa mangiare.

Sponsor e parnter dell’evento

I laboratori hanno ospitato le sessioni formative e le degustazioni promosse da Olitalia, Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, Gran Gusto, Agrimontana, Valrhona Italia, Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano, Riso Buono, Baladin, Fattorie Donna Giulia, Famiglia Cotarella, D’Amico e Robo. Tra le aziende partecipanti anche Workline ed Exclusive Catering.

Main partner dell’iniziativa: illycaffè, Electrolux Professional, Monograno Felicetti, Petra Molino Quaglia, Polin Group.

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