Il Gelato Museum nasce il 29 settembre 2012 ad Anzola dell’Emilia, nel bolognese, grazie alla riconversione di una porzione dello stabilimento Carpigiani di oltre 1000 metri quadrati, ed è il primo museo interamente dedicato a storia, tecnologia e cultura del gelato artigianale.
Si tratta di una struttura che vuole fare da “casa” alla storia del gelato, consentendo agli operatori di ritrovare la propria identità e memoria storica e al pubblico di scoprire come è potuta nascere e svilupparsi uno dei simboli della gastronomia italiana.
E in un’estate da passare soprattutto nel nostro affascinante Stivale, sarebbe bello programmare una gita fuori porta così originale. Ovviamente perfetta anche in autunno…!
Ecco cosa ci raccontano:
Quali i percorsi possibili all’interno del Carpigiani Gelato Museum?
Dalle origini a oggi, il Museo è organizzato secondo un percorso interattivo su 3 livelli di lettura: evoluzione del gelato nel tempo, storia della tecnologia produttiva, luoghi e modi di consumo del gelato. Più di 20 macchine originali di varie epoche, postazioni multimediali con migliaia di fotografie e documenti storici e preziosi strumenti e accessori d’epoca costellano il percorso guidato.
Di certo non mancheranno degustazioni golose…
Dopo la visita guidata al Museo, i gelato lovers possono scegliere tra uno dei tanti laboratori di gelato per dare sfogo alla golosità e completare con dolcezza la loro “gelato experience”.
Per i più temerari e per gli appassionati, “Gelato MasterClass” è il laboratorio che trasforma i partecipanti in gelatieri per un giorno. Scopri come preparare un sorbetto alla frutta, componi la ricetta e preparala in laboratorio!
E per chi non sa resistere al gelato, “Gelatology” è la degustazione all-you-can-eat che ti farà scoprire tutte le sfaccettature del dolce freddo: sorbetti, creme, monoporzioni e torte gelato.
Per le aziende e i professionisti, “Gelato Team Building” è l’attività che rende dolce il gioco di squadra: i partecipanti trascorreranno un’intera giornata nel laboratorio della Gelato University per sfidarsi in squadre nella preparazione del gusto più originale!
Per i bambini e le famiglie, invece, “Gelato for Families” è il laboratorio che consente ai più piccoli di preparare il proprio gelato secondo le antiche ricette e ai genitori di imparare le tecniche base di produzione del gelato e come realizzarlo anche a casa.
Il museo organizza inoltre laboratori didattici dedicati alle scuole, come “Viaggio nel tempo con il gelato” e “Gelatieri per un giorno”, grazie ai quali bambini e ragazzi si immergeranno nella storia del gelato e scopriranno la chimica e la fisica di questo alimento fresco.
Il nuovissimo “Gelato di Qanik”, rivolto alle scuole dell’infanzia, è un laboratorio pensato specificatamente per stimolare la creatività, le capacità sensoriali e la curiosità dei bambini.
Ma cosa meraviglia di più i visitatori?
Scoprire che il gelato ha antenati lontani, che il gelato come lo conosciamo oggi era inizialmente un alimento tutt’altro che popolare e che, in fondo, il gelato artigianale è un prodotto semplice e salutare che in alcuni casi, come nel sorbetto, ha bisogno solo di una manciata di ingredienti per sprigionare la sua bontà!
Quali sono i giorni e gli orari di apertura?
Solitamente il Gelato Museum è aperto dal martedì al sabato, tutto l’anno (a esclusione delle festività principali e delle settimane centrali del mese di agosto). Abbiamo ripreso dallo scorso 26 agosto, speriamo per settembre di ritornare ai normali giorni e orari di apertura.
Ma come si riconosce un buon gelato artigianale? Quali i consigli per un consumatore attento che voglia gustare un buon gelato?
Un gelato artigianale è un prodotto preparato con materie prime fresche (latte, panna, frutta, ingrediente caratterizzante ecc.) ogni giorno. Un gelatiere ama lavorare con le migliori materie prime, usare frutta di stagione e cambiare alcuni gusti del suo menù quando trova un buon prodotto da valorizzare.
Sempre più gelaterie comunicano l’artigianalità e la qualità del proprio gelato indicando il luogo di provenienza delle materie prime (ad esempio aziende agricole o caseifici per ingredienti come la frutta, il latte e la panna).
Un consumatore consapevole può quindi ricercare queste informazioni, tenendo sempre in mente l’importanza della stagionalità dei prodotti, che significa che si punta su ingredienti freschi e di qualità.
In generale, dove possibile, un gelato artigianale si può riconoscere già dall’aspetto: i colori sono solitamente tenui e poco sgargianti (fanno però accezione alcuni sorbetti, come ad esempio quelli al lampone o al mango, che possono avere un colore intenso e brillante).
Al Gelato Museum proponiamo corsi di degustazione di gelato proprio per dare agli amanti del gelato gli strumenti giusti per riconoscere un prodotto di qualità. Con la Carpigiani Gelato University proponiamo anche corsi di specializzazione a cui partecipano giornalisti e gelatieri per educare il palato e saper comunicare meglio il prodotto.