In Cibum e la passione per la pasticceria: il viaggio alla scoperta di sé di Alice Cassinese

Cambiare vita è un po’ come cambiare pelle, mantenendo ben salda la propria identità. Alice Cassinese, 27 anni il prossimo 30 luglio, non dimentica la sua storia, anzi continua ad attingere ai giorni passati in Puglia, la sua terra d’origine, quando le chiediamo della sua esperienza al ristorante “L’Imbuto” al fianco di chef Cristiano Tomei.

Il corso In Pasticceria di In Cibum, edizione n. 7, ha rappresentato quella svolta che forse non si aspettava, ma che di certo sognava.

Dalla Puglia ad In Cibum per cambiare vita e seguire la sua passione

Sono partita da zero. Nella mia precedente vita ero un’estetista, con tanto di diploma. Ma c’era qualcosa che non mi faceva stare bene. Più passava il tempo e più mi rendevo conto che era arrivato il momento di cambiare. Mi sentivo realizzata solo quando mi cimentavo nella preparazione di dolci. Una passione che non conosce i “perché” e forse proprio per questo è ancora più vera.

La passione ti ha spinto a lasciare la Puglia?

L’ho seguita e mi ha portata in Campania, ad In Cibum. Avevo preso la mia decisione e ho iniziato a cercare in rete un’occasione che mi permettesse di cambiare vita velocemente. L’alternativa era tornare a scuola, ma era solo un piano B sul quale non volevo in alcun modo puntare.

Quanto è stata importante l’esperienza vissuta a In Cibum?

In una scala da 1 a 100, 100. Ho imparato le basi di questo mestiere. Senza la scuola In Cibum sarebbe stato tutto troppo difficile, forse irraggiungibile.

Ricordi?

Tanti e belli. A cominciare dai compagni-colleghi con i quali ho condiviso settimane di vita e poi ci sono loro, i docenti, ognuno dei quali mi ha lasciato un pezzo importante di quello che oggi porto nei dolci che preparo.

C’è una lezione, in particolare, che ti ha permesso di entrare in quello che è poi diventato il tuo mondo?

La masterclass con Corrado Assenza. I suoi silenzi sono stati una scoperta. Quello che ho imparato con lui è anche saper apprendere dal silenzio. Difficile da spiegare, lo so. È qualcosa che va vissuta, e In Cibum mi ha permesso di capire anche questo.

L’approdo al ristorante “L’Imbuto” dello chef Cristiano Tomei

Oggi?

Eh, ho il compito di curare la pasticceria del ristorante “L’Imbuto” dello chef Cristiano Tomei.

Da sola?

.

Non ti spaventa?

Spaventata no, ma ne sento tutta la responsabilità. Mi era già capitato quando ho fatto lo stage da “Centumbrie“. Ci sono state giornate nelle quali mi sono ritrovata a gestire da sola le basi: quando c’è un’emergenza si deve lavorare e basta. Solo dopo realizzi quello che hai fatto e ogni volta pensi d’aver raggiunto un altro traguardo.

Come racconteresti questo momento con chef Cristiano Tomei?

Qui si vive quel pizzico di “follia” che è alla base del mondo food e ti spinge tutti i giorni a migliorare.

Oggi Alice è…

Pasticcera!

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