Mise en place e bon ton: i segreti dell’accoglienza

Non c’è cucina di successo senza una sala di successo e viceversa. Spesso si sottovaluta l’importanza dell’intero ecosistema che compone un’attività ristorativa e di accoglienza.
Proprio per questo nasce la Masterclass “Mise en place e bon ton”, realizzata in collaborazione con la scuola di alta formazione di sala Intrecci di Castiglione in Teverina (TV).
Una partnership di lunga data, quella tra In Cibum ed Intrecci, che condivide principi ed obiettivi, e che si concretizza in programmi formativi di grande levatura, pensati per i futuri professionisti del settore food.
L’incontro con Intrecci è stato naturale, siamo due scuole di alta formazione che si incontrano su tanti fronti, ma soprattutto nel desiderio di fornire a tutti i futuri professionisti strumenti preziosi per muoversi con consapevolezza in questo settore meraviglioso, ma al contempo molto complesso”, spiega il direttore di In Cibum Mariagiovanna Sansone.
Prima era il proprietario del ristorante (che non era cuoco) ad occuparsi dell’accoglienza, oggi – anche nelle migliori intenzioni – il cuoco è impegnato in cucina e non ti può accogliere. Il compito è slittato ad altre figure, spesso si tratta di un collaboratore. Sala e cucina sono ‘intrecciate’: la sala è il braccio armato del cuoco. Dalla cucina può uscire il piatto più buono del mondo, ma se il personale di sala non lo sa raccontare e servire, non lo sa valorizzare, presentare, trasmettere, quel piatto rischia di perdere il valore che possiede”, sottolinea Marta Cotarella di Intrecci.

La MASTERCLASS Mise en place e bon ton

Il corso si propone di offrire in queste due giornate una panoramica sulle regole base, gli stili, le usanze dal mondo e le indicazioni pratiche inerenti le regole dell’etichetta.

Programma corso Mise en place e bon ton

Parte prima – Come si prepara la tavola
Lo stile europeo e francese
Lo stile americano
Le diverse tipologie di posateria
La porcellana italiana ed europea, saperla riconoscere
La cristalleria
Parte seconda – Come ci si tiene a tavola
Mangiare una zuppa alla francese e all’inglese
Usare il coltello in Europa e in America
Lo stile orientale
Bere un sakè
Parte terza – Gli alimenti speciali
Ostriche, saperle riconoscere e servire
Caviale, saperlo riconoscere e servire
Tartufo bianco e tartufo nero
Il formaggio e i suoi abbinamenti
Gli alimenti che posso toccare
La frutta a tavola
Parte quarta – Le bevande calde
Come preparare un tè bianco, un tè verde e un tè nero
Il tè pomeridiano, differenza tra “Tea time” e “High Tea”
Il tè in Russia e il samovar
Il tè berbero
I caffè del mondo, metodo orientale, turco, italiano
Le tisane e i suoi zuccheri
La cioccolata calda
Parte quinta – I cibi preferiti
I kosher
Il vegetariano indiano
Le regole dell’Islam
Parte sesta – Da che parte si serve
Scaramanzie a tavola
Invito a cena
Da sapere che a tavola
La padrona di casa
Il posto d’onore
L’ospite importante
La colazione di rappresentanza
Il pranzo di lavoro
Il pranzo ufficiale
Parte settima – Il bon ton in giro per il mondo
Regole di comportamento a tavola in Asia, Africa e tante piccole curiosità

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Il DOCENTE
Umberto Giraudo è uno dei maggiori riferimenti nel settore dell’hospitality in Italia. Vanta considerevoli esperienze lavorative: 7 anni nei locali di Alain Ducasse a Montecarlo e a Parigi, nel 1999 approda alla corte di Heinz Beck a La Pergola***, per poi diventare Maître dell’anno della Guida l’Espresso nel 2001, Cavaliere dell’Ordine di Malta della Repubblica Italiana nel 2005, Miglior maître nel 2008 per il premio Veronelli e, nel 2012, insignito del Grand Prix de l’Art de la Salle assegnato dalla Acadèmie Internationale de la Gastronomie. Al Rome Cavalieri Waldorf Astoria Hotel è Guest Relation Manager.

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